Coinvolgere il pubblico per un Marketing Partecipativo
Si, Marketing Partecipativo! Più vado avanti con questa idea e più mi rendo conto che questa è una delle strade giuste per il successo di un Brand!
Che ben vengano tutte le tecniche tradizionali per “fare Marketing“, ma se accostiamo il Marketing Partecipativo alle nostre abituali tecniche, sono sicuro che buoni risultati si possono raggiungere in qualsiasi settore.
Cos’è il Marketing Partecipativo:
E’ un modo (nuovo) di fare marketing, che coinvolge il target di riferimento in prima persona, invitando gli utenti che hanno scelto di seguire un brand, a compiere delle azioni specifiche, ad esempio attraverso i Social Media.
Per precisazione, è meglio chiarire che la mia riflessione in questo post, non si basa prettamente su creare dei “prodotti test” per farli provare e ricevere un Feedback prima del lancio sul mercato, come d’altronde fanno molti siti che si occupano proprio di questo, ma vorrei parlare di un Marketing Partecipativo dove gli utenti diventano attori stessi della promozione del prodotto.
Quando un utente decide di sua spontanea volontà di seguire un Brand, non dovremmo assolutamente tradire la sua fiducia, sopratutto quando lo fa attraverso i Social Media è come se regalasse una parte della sua attenzione e del suo tempo all’azienda che ha deciso di seguire, e a mio modesto parere è proprio qui che l’azienda deve fare in modo che l’utente non perdi interesse nel Brand, stimolando il pubblico in azioni che tutt’altro hanno a che vedere con la promozione del prodotto.
E’ l’accostamento del Brand alle azioni che l’utente compie sul web che creerà nella testa dell’utente se un Brand è un “Brand Positivo” o un “Brand Negativo“, stimolare gli utenti in azioni che possono creare emozioni e interesse nei propri seguaci è l’obiettivo principale che un azienda deve porsi prima di interagire con esso.
Quali vantaggi porta un Marketing Partecipativo?
Permettere agli utenti di diventare partecipe di un Brand, come ad esempio partecipare ad un Contest di Foto o Video, dove la foto o il video scelto sarà quella che andrà nello spot ufficiale, regalano subito all’azienda un immagine nuova e positiva, partecipativa, non più un rapporto “Verticale” dove l’azienda è a scegliere cosa.
Un esempio è la campagna di Knorr “Cuore di Mamma“, dove si invitano i seguaci della pagina Facebook di Knorr a creare dei video dimostrando di saper cucinare con il dado Knorr.
Quali svantaggi porta un Marketing Partecipativo?
Non tutte le aziende possono permettersi il “lusso” di instaurare una comunicazione diretta con gli utenti, per farlo, bisogna veramente che il Brand sia con la c.d. “Coscienza a posto!” e che non abbia scheletri nell’armadio per quanto riguarda per esempio i metodi di produzione o gli ingredienti di un prodotto.
Rapportarsi con il pubblico in una comunicazione 2.0 potrebbe rivelarsi “fatale” per alcuni Brand, in quanto si è esposti in maniera totale alle considerazioni delle persone che si sentiranno libere di esprimere il loro consenso o dissenso se avranno l’opportunità di farlo!
E se è vero che 20 opinioni positive valgono 1 opinione negativa, bisogna pensarci bene prima di fare questo passo!
Come creare un piano di Marketing Partecipativo?
Non è semplice farlo, ed ovviamente cambia a seconda del tipo di Brand o Prodotto. Per attivare un piano di Marketing Partecipativo, attraverso i Social Media, abbiamo un ottimo punto di lancio del progetto, dove sarà più semplice raccogliere persone motivate a partecipare all’azione Social.
Creare un piano, compito dei “Creativi”, deve essere ovviamente supportato da una piattaforma web ben sviluppata per poter permettere agli utenti di interagire con essa.
Un esempio è la campagna Ideas Brewery lanciata da Heineken, una piattaforma dove gli utenti possono inserire le proprie idee per ogni progetto che Heineken lancia.
In questo caso, Heineken, ne beneficia sia nel creare attenzione di un pubblico spesso “non convenzionale”, che non si lascia attrarre dal solito spot pubblicitario, ne ricava inoltre, la creazione di nuove idee “a costo zero”!
In conclusione
Le grandi aziende hanno già capito come muoversi sul web, il marketing è cambiato, aspetteremo la conversione di tutto il mercato!
Consulente web marketing, creo strategie per settore travel, e-Commerce e liberi professionisti.
Leggi “Chi Sono”
Interessante articolo. In aggiunta direi che ormai il Marketing a cui oggi le aziende devono puntare è un marketing incentrato sul cliente, molti degli sforzi, devono essere verso questa prospettiva.
Devo dire che pubblichi sempre articoli molto interessanti, però questa volta mi hai stupito! Forse dovremmo aggiungere un’altra “P” al marketing Mix?? D’altronde fare marketing non è una scienza esatta, io credo che l’idea di creare un marketing partecipativo è una grande iniziativa che mi sembra davvero “pulita” cioè il cliente si fidelizza al brand senza che chi sviluppa il piano giochi sporco, perchè ho visto molti grandi marchi che si stanno indirizzando verso questa strada e mi sembra che la cosa funzioni! Poi oggi si sà che i Social sono importanti mezzi di comunicazione dove la gente partecipa attivamente e può crearsi un contatto diretto con l’azienda che pubblicizza e condivide i propri prodotti, quindi per concludere direi che è importante riflettere su questo modo di fare marketing contando i pregi e i difetti come appunto hai detto nel tuo articolo, ma vale la pena provarci!